Caro dottore,
Parliamo a cuore aperto. So che stai facendo del tuo meglio per dare ai pazienti un’idea di ciò che possono aspettarsi, e probabilmente lo fai da anni. Ma parliamo seriamente: alcuni di questi metodi della vecchia scuola, come le mascherine esterne e le foto prima e dopo, sono come le musicassette in un mondo di Spotify. Possono sembrare affidabili, persino comodi, ma comportano rischi nascosti e, diciamocelo, non danno ai pazienti ciò che meritano nel 2024.
Ora, lo capisco: la tecnologia è un salto nel buio. È facile rimanere fedeli a ciò che si conosce. Ma assecondami, Doc, e diamo un’occhiata a ciò che questi strumenti digitali possono fare per il tuo studio – e per i tuoi pazienti – che i vecchi metodi non possono fare.
Sizer esterni: Ehi, guarda! Una taglia che non sarà la tua!
Sizer esterni: se ne inserisce uno e i pazienti hanno un’idea approssimativa dell’aspetto che potrebbe avere un impianto o una modifica. Ma c’è un problema:
- È solo un’ipotesi: un calibratore esterno è solo un’illusione, un trucco da quattro soldi. Stai mostrando ai pazienti un’approssimazione, una “migliore ipotesi” di come potrebbero essere i loro risultati. Ma stiamo parlando di un intervento chirurgico, non di un costume di Halloween. Le congetture non dovrebbero far parte dell’equazione.
- Prepararsi a una delusione: Le mascherine esterne non tengono conto dell’anatomia individuale, della struttura ossea, dell’elasticità della pelle e così via. Quindi, quando i risultati non corrispondono alla visione “approssimativa” che hanno visto allo specchio, i pazienti non sono entusiasti. E nessuno vuole un paziente deluso.
- Non dimentichiamo il fattore imbarazzo: A nessuno piace infilare qualcosa nel reggiseno o avere la sensazione di “provare” parti del proprio futuro. È scomodo, è imbarazzante e, francamente, è una cosa vecchia.
Grazie all’AR e al 3D, i pazienti possono vedere se stessi, in tempo reale, esattamente come potrebbero apparire dopo l’intervento. Niente approssimazioni, niente congetture: solo una visione onesta e unica del proprio corpo. Non ti sembra un’idea migliore?
Foto prima e dopo: Un gioco di indovinelli ormai superato
Ah, le fidate foto del prima e del dopo. Sono una mossa classica, come mostrare a un bambino una foto di Disneyland e dirgli: “Ecco com’è una vacanza”. Solo che ogni paziente è unico e ciò che ha funzionato per uno non sempre funziona per un altro. I “prima e dopo” spesso fanno più male che bene.
- Mele e arance: L’anatomia e il processo di guarigione di ogni persona sono unici. Quindi, mostrare ai pazienti i risultati di qualcun altro è come dire: “Avrai questo aspetto”, mentre in realtà non sarà così. Si tratta di un’affermazione che crea speranze deluse e molte domande.
- Interpretazione errata di tutto: I pazienti vedono un risultato e pensano di ottenerne una copia conforme. Ma non è così. Ora sono confusi e delusi. E all’improvviso ti ritrovi a dover gestire delle conseguenze che un semplice strumento digitale avrebbe potuto evitare.
- Educazione limitata: Le foto statiche non mostrano il movimento, la personalizzazione o una visione in 3D del loro futuro. Le foto prima e dopo danno una visione piatta e bidimensionale e questo non basta.
Come l’AR e la visualizzazione 3D possono cambiare il gioco
Veniamo al dunque: i nostri strumenti AR e 3D di Arbrea Labs risolvono questi problemi. Ti permettono di effettuare consulenze in modo trasparente, preciso e personalizzato per ogni paziente.
- Dinamica e in tempo reale: con l’AR i pazienti vedono *sé stessi* in tempo reale, non solo un modello casuale. Si fanno un’idea dell’aspetto che avranno in modo onesto, accurato e personalizzato. È come accompagnare il paziente in un tour del suo futuro.
- Precisione a un nuovo livello: Con gli strumenti 3D, i pazienti non si limitano a farsi un’idea del risultato potenziale, ma vedono rappresentate con precisione le loro caratteristiche anatomiche uniche. Vedono la realtà dei fatti, senza ipotesi o supposizioni.
- Niente più prove imbarazzanti: con uno schermo, qualche tocco e un po’ di magia digitale, offrirai ai pazienti un’anteprima informata e high-tech senza scomode congetture.
La trasparenza costruisce la fiducia e la tecnologia porta la trasparenza
Siamo realisti: oggi i pazienti vogliono onestà. Vogliono risposte chiare, aspettative realistiche e la comprensione di ciò che sta accadendo nella sala di trattamento. E utilizzare strumenti AR e 3D? È come dire loro: “Ehi, non ho nulla da nascondere”. Dimostra che sei all’avanguardia e li fa sentire nelle mani di qualcuno che è all’avanguardia. I pazienti di oggi vogliono trasparenza e la certezza di essere in buone mani esperte.
Allora, diventiamo digitali? Collabora con noi per avere successo!
Passare all’AR e al 3D non significa solo cambiare gli strumenti, ma anche ripensare il modo in cui ti relazioni con i tuoi pazienti e li assisti. Noi di Arbrea Labs rendiamo possibile questa transizione senza soluzione di continuità: assistenza, formazione e tutto il pacchetto per farti acquisire la magia digitale.
Quindi, dottore, se stai ancora pensando di rimanere fedele alle vecchie abitudini, facciamo una chiacchierata. Questa è la tua occasione per entrare nel futuro, dare potere ai tuoi pazienti e distinguere il tuo studio.
Con l’AR e il 3D non stiamo solo immaginando il futuro della medicina estetica: lo stiamo creando, proprio qui e ora. Sei pronto a portare il tuo studio al livello successivo? Inizia subito!
Informazioni su Guilherme De Souza
Guilherme de Souza è il responsabile delle vendite globali di Arbrea Labs e vanta oltre 15 anni di esperienza nell’avanzamento delle nuove tecnologie nel settore dell’estetica. Conosciuto per la sua visione strategica e la sua profonda conoscenza del settore, Guilherme è stato determinante nell’aiutare cliniche e professionisti a integrare soluzioni all’avanguardia per migliorare l’esperienza dei pazienti e i risultati clinici.